Per la rubrica Recensioni in Rosa è il momento di una piccola pausa estiva. In questa puntata dal sapore vacanziero, Alessandra Carminati suggerisce, e ne offre una breve recensione, dieci libri che potrebbero diventare ottimi compagni di viaggio, da mettere in valigia e da “assaporare” in tutta calma.
“Recensioni in Rosa”, la mia rubrica, sta per prendersi una piccola pausa estiva.
È arrivato il momento tanto atteso di organizzare le vacanze: si pianificano itinerari, si scelgono le mete e, naturalmente, si comincia a pensare a cosa mettere in valigia, cosa portare con noi. Occhiali da sole, crema abbronzante, abbigliamento confortevole, carica batterie e, ovviamente, un buon libro (o, perché no, magari anche più di uno).
In estate in genere ci concediamo un maggiore relax, abbiamo più tempo a disposizione, insomma le condizioni sono ideali per staccare la spina e immergerci nella lettura di libri che ci permettano di viaggiare anche, e soprattutto, con la fantasia.
Proprio per questo motivo, in vista della pausa estiva, ho deciso di sfruttare la mia rubrica non per recensire un’unica opera letteraria (o un’unica serie o un film preciso), ma per consigliarvi e segnalarvi alcuni libri che possono diventare ottimi compagni di viaggio.
Libri per tutti i gusti e tutti i palati, da leggere sotto l’ombrellone al mare o al fresco nel bel mezzo di un bosco oppure in un rifugio in montagna, insomma ovunque decidiate di andare…
Non mi resta quindi che augurarvi buona lettura e… buone vacanze!
Grandi classici
La categoria “grandi classici” non ha bisogno di presentazioni, certi romanzi non sarebbero diventati classici se non fossero per forza di cose senza tempo.
Hanno lasciato il segno, e continuano a farlo, influenzando e facendo sognare più di una generazione.
Se non li avete ancora letti, questi evergreen vi faranno certamente sognare…
“Orgoglio e pregiudizio” di Jane Austen
Un vero classico, trasportato più volte con grande successo anche sul grande schermo, oltre che discusso, analizzato e citato in qualsiasi manuale di letteratura inglese che si rispetti.
La storia di Elizabeth Bennet e di Mr. Darcy è un classico esempio di “scontro tra titani”, che vede contrapposte due personalità forti e ben caratterizzate nei loro difetti, oltre che nei loro pregi. Sullo sfondo, una società piena di regole, che non vede tanto di buon occhio una donna che più di tutto punta a essere indipendente e a rivendicare le sue scelte.
Elizabeth, con la sua arguzia e la sua intelligenza vivace, è uno dei personaggi più accattivanti creati dalla penna della Austen. Pagina dopo pagina la vediamo affrontare le situazioni più disparate e uscirne sempre a testa alta, coerente con i suoi valori anche quando si trova ad ammettere i suoi errori. Da leggere, se ancora non lo si è fatto o anche se si conosce la storia a grandi linee, soprattutto per immergersi nello stile frizzante della Austen e nel suo modo sottile e ironico di descrivere e mettere in luce le contraddizioni, e le restrizioni, della società in cui viveva.
“Via col vento” di Margaret Mitchell
Famosissimo il film omonimo interpretato da Vivien Leigh e Clark Gable, un vero e proprio caposaldo del cinema americano. Il film, tuttavia, si basa sul romanzo capolavoro di Margaret Mitchell, romanzo che valse all’autrice il Premio Pulitzer.
In più di mille pagine (una lettura oltremodo corposa) la Mitchell racconta non solo la storia di Rossella e Rhett, ma descrive con profonda intensità un periodo storico complesso, quello della guerra di secessione americana e delle terribili conseguenze, economiche e sociali, che questa si lasciò dietro al suo termine.
Sebbene il film sia molto fedele al libro, quest’ultimo è ancora più interessante, i dettagli sono ovviamente maggiori e la lettura avvincente.
I personaggi sono numerosi (non esistono solo Rhett e Rossella) ma tutti ben caratterizzati e descritti egregiamente, le loro storie personali si intrecciano e si incastrano più volte in momenti diversi, le ragioni profonde e la psicologia che si celano dietro ogni azione vengono esplorate e mai banalizzate.
“Via col vento” ci regala un’analisi attenta e accurata di un tempo passato, portandone alla luce le sue regole i suoi costumi.
Si legge tutto d’un fiato, ed è una lettura davvero coinvolgente, basta non farsi scoraggiare dal numero di pagine!
Insoliti
Con il termine “insolito” mi piace definire quei libri che mi hanno colpita per la loro originalità, per qualcosa di “particolare” che ha stuzzicato la mia curiosità.
In questa categoria inserisco due titoli (me ne verrebbero in mente di più ma mi limito a due), tra loro estremamente diversi, ma entrambi a loro modo originalissimi. Ideali, insomma, per chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso dal solito.
“La donna nell’ombra” di Louisa May Alcott
Ne “La donna nell’ombra” vengono proposti quattro racconti estremamente originali, in cui compaiono figure femminili di particolare intensità.
Conosciamo Louisa May Alcott come autrice di “Piccole Donne”, ma questa raccolta ci offre un ritratto della scrittrice molto diverso da quello a cui siamo generalmente abituati.
Le tinte sono più fosche, le trame avvolte nel mistero, i personaggi sfaccettati, a volte persino inquietanti, insomma siamo molto lontani dalle ragazze March e dalle atmosfere edificanti di “Piccole Donne”. Pubblicati anonimi oppure con lo pseudonimo di A. M. Barnard, forse perché giudicati dall’autrice troppo “arditi”, i racconti raccolti ne “La donna nell’ombra” ci rivelano un lato insolito della Alcott e ci aiutano non solo a comprenderla meglio ma a riconoscerne il genio eclettico. Si tratta di una vera e propria “chicca” letteraria che consiglio a tutti di leggere.
“Orgoglio e pregiudizio e zombie” di Seth Grahame-Smith
Il titolo la dice già lunga e potrebbe far storcere il naso a qualche purista eppure, in modo ironico e un tantino surreale, Seth Grahame-Smith riesce nell’impresa di inserire all’interno del capolavoro classico della Austen (menzionato in precedenza tra i “grandi classici”) la presenza di un fattore inconsueto e totalmente fuori genere: gli zombie.
I personaggi sono sempre gli stessi ma, mentre cercano di superare i loro pregiudizi e il loro orgoglio per trovare il loro lieto fine, dovranno anche vedersela con queste creature bellicose, affrontando situazioni inaspettate.
Il linguaggio usato è ripreso sovente dall’originale, volutamente riporta alcuni passaggi quasi nello stesso modo, e quello che ne esce è un’opera bizzarra, che unisce mondi letterari tra loro lontanissimi.
Ovviamente, anche da questa versione “riveduta” è stato tratto un film per il grande schermo.
Per stomaci forti e per chi è curioso di vedere come sia possibile “giocare” con un grande classico e, soprattutto, con i suoi personaggi.
Ottimisti
Ci sono libri che portano con sé una certa carica di ottimismo, in qualche modo riescono a ispirarci e a darci la carica.
Ideali, quindi, da leggere prima di affrontare una nuova sfida.
“Il coro femminile di Chilbury” di Jennifer Ryan
Kent, 1940: la guerra sta infuriando e gli uomini sono tutti a combattere.
Per questo motivo il coro è costretto a sciogliersi o, almeno, così sembra.
Non essendoci più voci maschili il vicario non reputa appropriato un coro di sole donne… questo fino all’arrivo di Miss Prim, insegnante di canto che, decisa a risollevare gli animi, pensa bene di fondare un coro femminile.
In molte decidono quindi di seguirla, ognuna per ragioni diverse: chi per riempire un vuoto, chi per avere la sua opportunità di emergere, chi per sentirsi “viva”.
Per questa ragione il libro unisce in sé toni tra loro molto diversi, quasi fosse esso stesso un coro; la narrazione si snoda infatti attraverso le lettere e i diari delle varie protagoniste (lontane tra loro per età e per abitudini), ognuna delle quali aggiunge inesorabilmente qualcosa di sé alla storia generale: il proprio punto di vista, le proprie emozioni, i sogni, le aspettative…
Lo stile che ne risulta è vivace, riesce a risultare credibile anche quando passa da una “voce” all’altra, non annoia e si destreggia bene tra diversi colpi di scena, intrighi, sospetti e difficoltà quotidiane da affrontare.
Un romanzo commovente e pieno di speranza, una storia di donne combattive che si fanno forza in un momento storico difficile e pieno di angoscia, unite dal coraggio e dall’amicizia.
“Stargirl” di Jerry Spinelli
Definito dal New York Times «Una straordinaria “favola” sull’anticonformismo», si tratta, in effetti, di un libro adatto a tutte le età.
È la storia di una nuova studentessa che arriva alla Mica Area High School in Arizona, creando fin da subito un certo scompiglio. Si fa chiamare Stargirl (anche se il vero nome è Susan) ed è semplicemente sé stessa.
Difficile incasellarla o etichettarla: è originale, ironica, non le interessa il giudizio degli altri, e per questo fatica a essere accettata. Gira con un topo, è bizzarra ma gentile con tutti, solo che la sua gentilezza non è sempre compresa, anzi viene persino giudicata come una traditrice quando si rifiuta di tifare contro gli avversari della sua scuola.
Eppure, anche se esclusa dal gruppo, Stargirl continua imperterrita per la sua strada, dando valore soprattutto ai sentimenti delle persone a lei più care.
La storia è raccontata dal giovane Leo Borlock, che di Stargirl si innamora e che ricorda come lei gli abbia insegnato a “vedere le cose”, a capire l’importanza dell’amore e del rispetto per le persone.
Una storia bellissima e delicata che affronta temi attualissimi. Una vera favola.
Gialli
Un bel giallo sotto l’ombrellone non può mancare, soprattutto se cerchiamo qualche “brivido” che ci faccia dimenticare il caldo. Dalla grandissima Agatha Christie ai giallisti più moderni la scelta è ampia.
Tuttavia, due libri letti recentemente mi hanno particolarmente colpita…
“Agatha Raisin – La quiche letale” di M. C. Beaton
Primo di una lunga serie di romanzi con protagonista la divertentissima Agatha Raisin, PR di successo di Londra che decide di cambiare vita, mollare tutto e trasferirsi nei Cotswolds per realizzare un sogno di gioventù.
Peccato che la vita di campagna non sia esattamente come se l’era immaginata.
Agatha è scontrosa, non ha peli sulla lingua, fatica ad ambientarsi, si annoia e… ne combina una dietro l’altra.
Il tutto mentre l’idillio della campagna è scosso da un incidente… che tanto incidente non è.
Agatha si troverà a indagare suo malgrado su quello che sembra sempre più un omicidio, tra situazioni surreali e siparietti comici verrà a capo del mistero, trovando, lungo il percorso, anche il suo posto nella comunità campagnola.
“La ragazza che hai sposato” di Alafair Burke
Alafair Burke è una scrittrice prolifica e i suoi libri sono tutti apprezzatissimi best-seller. Un libro scritto da lei è praticamente garanzia di successo: trame ben congegnate, colpi di scena… insomma la Burke sa dosare gli ingredienti del giallo in maniera impeccabile.
“La ragazza che hai sposato” ha una protagonista femminile, Angela, che conosciamo pian piano e che ha tanti segreti da nascondere.
Il marito è al centro di uno scandalo ma, man mano che la vicenda prosegue e prende sfumature sempre più inquietanti, saranno le rivelazioni di Angela che fino alla fine ci terranno con il fiato sospeso.
Per chi ama i colpi di scena inaspettati…
Commedie frizzanti
Se i gialli non sono il vostro genere, vale la pena chiudere i miei suggerimenti estivi con due titoli più “leggeri”, commedie frizzanti che fanno ridere e, perché no, anche un po’ sognare.
“Sai tenere un segreto?” di Sophie Kinsella
Sophie Kinsella è diventata famosissima con la serie “I love shopping” e la sua protagonista, la frizzante Rebecca Bloomwood.
Tra i suoi romanzi, davvero numerosissimi, quello che mi ha colpito maggiormente è però senza ombra di dubbio “Sai tenere un segreto?”.
La protagonista, Emma, si trova a raccontare tutti i suoi segreti, anche quelli più intimi, al suo vicino di posto in aereo. Il volo è turbolento e lei, in preda al panico, inizia a parlare a raffica, incapace di fermarsi.
Solo più tardi scoprirà, con un certo orrore, che l’uomo che l’ha ascoltata in silenzio divertito è il capo americano dell’azienda per cui lavora, arrivato a Londra per visitarne la filiale inglese.
Una commedia divertente, a tratti esilaranti, e una piccola riflessione sulle bugie e sull’impatto che queste possono avere nella vita di tutti i giorni.
Consigliato per chi vuole evadere con una lettura scorrevole, divertente e romantica.
Lieto fine assicurato.
“Bugiarde si diventa” di Felicia Kingsley
Lo stile della Kingsley, autrice italianissima che si cela dietro uno pseudonimo, ricorda moltissimo quello della Kinsella.
“Bugiarde si diventa” è la classica commedia rosa e ne ripropone magistralmente gli ingredienti: colpo di fulmine, equivoci vari, qualche ostacolo da superare e… un bel lieto fine.
La protagonista è simpatica, a volte confusionaria e pasticciona ma capace di affrontare tutto con grinta e un pizzico di follia.
Lettura leggera, scorrevole, senza troppe pretese ma adatta a rilassarsi, perfetta per chi ha bisogno di staccarsi dalla realtà e sognare un pochino a occhi aperti.
Bene, concludo qui la mia “mini” lista di suggerimenti di lettura. Spero vi possano essere utili e che, qualsiasi libro decidiate di mettere in valigia, possa essere per voi un fantastico compagno di viaggio!
Ci rivediamo a settembre!
Alessandra Carminati
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