La rubrica #MeeTheSpeaker è l’occasione giusta per conoscere meglio le professioniste che saliranno sul palco di WomenX Impact il 17, 18 e 19 Novembre 2022 a FICO Eataly Bologna e online. La protagonista dell’intervista di oggi è Ilaria Zampori, General Manager Italy & Spain @ Quantcast.

Ilaria, raccontaci qualcosa in più di te e del tuo percorso.

Ho iniziato il mio percorso professionale nel settore della pubblicità online ormai più di vent’anni fa, quando l’industry era ancora agli albori qui in Italia. Per affinare le mie competenze ho partecipato ad un Master in CCC alla George Town University di Washington DC. Una volta rientrata in Italia, nel 2000, entrai a far parte dell’allora start-up DoubleClick ancora prima di laurearmi. Un’esperienza coinvolgente, stimolante, sfidante che ha dettato il futuro della mia carriera.

Dopo DoubleClick ho accettato il lancio di due start-up, prima Quisma, all’epoca agenzia di perfomance marketing internazionale di GroupM integratasi poi nel mondo di Xaxis e poi Quantcast. Vengo chiamata in Quantcast per creare la sede italiana di una delle società più evolute e tecnologicamente avanzate nel settore dell’advertising digitale. A gennaio 2021, Quantcast mi propone anche di accrescere e consolidare la presenza dell’azienda nel mercato spagnolo.

Molte sono le aziende che con la pandemia e con la crisi stanno attraversando un periodo difficile, una realtà come Quantcast come può aiutare la ripresa?

In Quantcast lavoriamo proprio per supportare le nostre aziende clienti affinché proseguano le loro attività di digital advertising – anche e soprattutto in tempi di crisi – raggiungendo la persona desiderata con una pubblicità pertinente e personalizzata. Nei momenti di difficoltà economica abbiamo osservato quanto sia importante continuare a investire in attività di comunicazione online. Un’azione, questa, che consente di mantenere la propria posizione e assicurarsi di essere presenti sul mercato. Dato che le crisi sono cicliche e momentanee, l’obiettivo per gli addetti ai lavori è di rimanere comunque la prima scelta per i consumatori e sostenere l’immagine del brand poiché resta uno degli aspetti fondamentali e di maggiore impatto nelle decisioni di acquisto. Inoltre, in una condizione di incertezza finanziaria, considerando anche il minor numero di player con i quali competere, sembra che una spesa rilevante in advertising si traduca – per l’inserzionista che non smette di investire – in una maggiore probabilità che il suo messaggio venga recepito e ascoltato.

Puoi darci qualche anticipazione sul tuo intervento a WXI 2022?

Il mio intervento sarà interamente dedicato all’impiego dell’Intelligenza Emotiva nel processo di vendita. L’IE, infatti, presenta un forte impatto sulla strategia commerciale: imparare ad ascoltare, comprendere e controllare le emozioni proprie e del cliente è cruciale nella vendita, ma non solo. L’IE è anche la nostra occasione, in quanto donne, di cambiare l’idea di leader nell’immaginario collettivo. Sfruttando quelle caratteristiche che più appartengono all’IE femminile come l’empatia, le relazioni interpersonali e l’interpretazione delle emozioni possiamo finalmente rompere il cosiddetto “soffitto di cristallo”.

WXI è una community di donne e uomini che si supportano per implementare l’empowerment femminile in azienda, quanto pensi siano importanti questi tipi di network?

È di sostanziale importanza essere supportati da una community con cui condividere valori e obiettivi. Essere parte integrante di un network dedicato – all’interno del quale lasciar circolare esperienze, consigli, idee – è essenziale per raggiungere traguardi comuni a beneficio di tutti. Sono fermamente convinta che, qualsiasi tipo di cambiamento, venga supportato e favorito dal confronto e dalle relazioni sociali. Da considerare inoltre che, proprio da tali community, possono emergere nuovi modelli femminili di riferimento per incoraggiare le donne stesse a intraprendere qualsivoglia carriera professionale. Esempi di leadership femminile in grado di trasmettere messaggi positivi per ispirare le giovani che si affacciano al mondo del lavoro con la piena consapevolezza di essere libere di scegliere e non destinate a ricoprire determinati ruoli e posizioni dettati solo ed esclusivamente da stereotipi di genere.

 


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