Il confronto con gli altri è una delle esperienze umane più comuni e inevitabili. Ci confrontiamo con gli altri in vari aspetti della vita, come nel lavoro, nella vita sociale, nella famiglia e in molti altri contesti. Questo confronto può essere una fonte di ispirazione e motivazione, tuttavia può anche avere un impatto negativo sull’autostima.

L’autostima è la valutazione che una persona fa di se stessa. Essa riflette il giudizio che una persona ha su se stessa, il suo valore personale, la sua capacità di raggiungere i propri obiettivi e la sua capacità di gestire le sfide e le difficoltà. L’autostima è un aspetto importante della salute mentale e può influenzare il modo in cui le persone si sentono e si comportano.

Quando le persone si confrontano con gli altri, possono avere una serie di reazioni diverse. Possono sentirsi motivati e ispirati ad affrontare nuove sfide e migliorare se stessi. Tuttavia, possono anche sentirsi inadeguati, inferiori e insicuri. Questo può portare a una diminuzione dell’autostima e ad altri problemi di salute mentale come l’ansia e la depressione.

Una delle ragioni per cui il confronto con gli altri può avere un effetto negativo sull’autostima è che spesso ci confrontiamo con persone che sono diverse da noi. Possiamo confrontarci con persone che hanno raggiunto obiettivi che noi stessi non abbiamo ancora raggiunto o che hanno abilità o caratteristiche che noi non abbiamo. Questo può portare a una sensazione di inadeguatezza e insicurezza.

Specialmente in quest’epoca dove i Social ci danno libero accesso alle vite degli altri è davvero all’ ordine del giorno.

Abbiamo la possibilità di sbirciare le vite di tutti, guardare cosa combinano, curiosare sulle possibilità che hanno.
Insomma mettere a confronto la loro vita con la nostra, spesso trovando sempre cose migliori nella loro.
Un caso? una fatalità?

Partiamo da un presupposto fondamentale, la propria immagine spesso per essere messa sui Social è modificata o comunque alterata, grazie a filtri, e non mi riferisco solamente a quelli applicati per farci avere la pelle più bella. Ma anche filtri sociali, io posso decidere di farmi vedere solamente quando sono al massimo della mia forma. E quindi evitare di mostrarmi quando sono triste, o ho avuto una brutta giornata. Di conseguenza non c’è qualcosa di reale in quello che si vede. Spesso, si va a mostrare qualcosa di oggettivamente irraggiungibile nella vita reale, questo comporta in chi guarda un distacco tra il sé fisico percepito e ideale che, in base alla teoria della discrepanza del sé (Higgins, 1987). Questo, come già detto, porta ad avere emozioni negative come tristezza, o anche delusione e ovviamente anche una minore autostima.

Molte sono le ragazze che vengono coinvolte in questo fenomeno, infatti Dove uno dei nostri partner all’ ultimo evento tenuto a Bologna ha creato la campagna Real Beauty.

La campagna, lanciata nel 2004 con l’obiettivo di ridefinire gli standard di bellezza imposti dalla società. Il brand ha scelto di celebrare la bellezza naturale delle donne di ogni età, taglia e colore, promuovendo un messaggio di accettazione e di positività del corpo.

Il progetto è stato realizzato attraverso diverse iniziative, tra cui spot pubblicitari, cortometraggi e fotografie che mostravano donne comuni senza trucchi o ritocchi. La campagna ha fatto molta strada nel cambiare il modo in cui la bellezza viene percepita e rappresentata nei media, incoraggiando le donne a sentirsi belle e sicure di sé esattamente così come sono.

La campagna Real Beauty di Dove è stata un importante passo avanti nella lotta contro la discriminazione basata sull’immagine corporea, e ha rappresentato un messaggio di inclusività e di accettazione per le donne di tutto il mondo. Grazie alla sua forte presenza sui social media e alla diffusione virale, ha raggiunto milioni di persone in tutto il mondo e ha ispirato molte altre campagne volte a promuovere l’accettazione del proprio corpo.

Monica