Benvenuti nel format “Meet the Speaker”, un’occasione per approfondire il percorso professionale degli speaker che saranno presenti al WomenX Impact Summit 2023.

Oggi intervistiamo Carlotta Zorzi, Partnerships @ Shopify.

Carlotta Zorzi

– Ciao Carlotta, parlaci un po’ di te e del tuo percorso professionale.
Il mio percorso professionale è cominciato in Silicon Valley, dopo essermi spostata in California per continuare i miei studi universitari cominciati in Scozia, essendomi trasferita ad Edimburgo dopo il diploma di Liceo Linguistico nel 2009.

 

A San José iniziai a lavorare per delle startup in ambito tecnologico e a sviluppare l’arte del networking grazie alla mentorship ricevuta da molti affermati imprenditori locali. Dopo essere tornata in Scozia per la Laurea e aver completato un Master in Business & Economics in Svezia, mi trasferii a Londra per iniziare la mia carriera nell’ambito della comunicazione, lavorando per agenzie di media internazionali come Zenith e Mediacom.

 

Queste posizioni mi permisero di sviluppare vaste conoscenze in ambito mediatico e competenze a livello di gestione di clienti globali. Avendo lavorato in Silicon Valley, decisi di tornare in ambito tecnologico trasferendomi nell’ad tech (tecnologia pubblicitaria) con Oracle, dove lavorai per quasi quattro anni, gestendo alcuni dei clienti e partnerships più complessi.

 

Nel 2021, Shopify mi ha contattata per diventare parte del loro team di partnerships in EMEA, il quale mi ha riportata ancora più vicina all’ambiente imprenditoriale che avevo sperimentato in Silicon Valley.

 

Al di là della mia carriera in tech e eCommerce, sono anche una Career Coach per School16 – una startup con base a New York che aiuta individui da tutto il mondo (indipendentemente dal loro background) ad accedere a ruoli di business (come partnerships, customer success, project management, marketing, etc.) in ambiente tecnologico. Sono anche una Visiting Lecturer per la University of Sussex, una Board Advisor per BlackCurve, una compagnia che si occupa di pricing solutions in ambito eCommerce, e una Public Speaker (clienti recenti includono TSB Bank e l’Aeronautica Militare Americana con base in Regno Unito).

 

In termini di volontariato, durante gli anni ho collaborato con molte organizzazioni focalizzate sul mentoring come Bloom UK, Equate Scotland e TechReturners dove mi focalizzo su temi come la sicurezza in se stessi, il personal branding, la leadership, l’importanza di essere intraprendenti (e come esserlo), la resilienza, il mentoring e la sponsorship, il networking, il sapere come chiedere aiuto e, soprattutto, come supportare gli altri. Tutto ciò con la prospettiva di una donna che lavora in ambito tecnologico. Per questi contributi, nel 2022 ho ricevuto dei riconoscimenti a livello internazionale da Women of the Future, Lead5050, INvolve e ForwardLadies – i quali cerco di sfruttare per sensibilizzare audience diversi riguardo al ruolo che l’ambito tecnologico può giocare in termini di mobilità sociale e sviluppo dell’uguaglianza (“leveling the playing field”).

 

– Quali sono le sfide più comuni che affronti nella gestione delle partnership e come le affronti?
Una delle sfide più comuni in qualunque partnership è l’assicurarsi di viaggiare sempre nella stessa direzione (proprio come una relazione!). Questo richiede il bisogno di imparare a gestire conversazioni difficili quando le carte non sono più allineate, sia l’abilità e la creatività di scoprire nuovi modi per far crescere tutte le parti coinvolte in modo omogeneo e giusto (inteso come ‘fair’, in base all’input e output di entrambe le parti).

 

Le sfide sono tante quante le ottime opportunità, quindi cerco di vedere ogni ‘sfida’ come un’opportunità per trovare sempre nuove soluzioni. La creatività, flessibilità e la lungimiranza rimangono ottime armi in ambito di partnerships, come lo è sviluppare una mentalità commerciale e strategica.

 

– Quali consigli daresti a chi vorrebbe intraprendere un percorso simile al tuo?
Per quanto riguarda il lavorare all’estero, ci sono molte opzioni: – dallo spostarsi per studio e cercare lavoro allo stesso tempo, al trovare lavoro a livello locale con organizzazioni che permettano trasferimenti – al cominciare un po’ di networking dall’Italia con persone già all’estero che potrebbero aiutare con contatti e opportunità. Infatti, il consiglio più importante che vorrei condividere è quello dell’importanza del crearsi una ‘proactive luck’, nonché cercare quel tipo di ‘fortuna’ che non sarebbe mai arrivata se non fosse stato per i messaggi che ho mandato, per l’aiuto che ho chiesto e per il supporto che al contempo ho dato ad altri – che poi è tornato a mo’ di karma in altre forme.

 

Tre principi che mi hanno sempre aiutata sono i seguenti:

 

Offri aiuto prima di chiederlo: tutti abbiamo qualcosa da offrire, che siano contatti, suggerimenti, conoscenze, abilità tecniche… se ne hai la possibilità, cerca di aiutare gli altri senza aspettarti nulla in ritorno. La mia prima mentore in Silicon Valley, a suo tempo CEO di un’associazione chiamata ACG Silicon Valley, mi aveva descritto ciò come il primo principio di networking.

 

Trova un mentor o un coach che ti possa aiutare a chiarire i tuoi obiettivi, a identificare le tue opzioni e a sviluppare una visione a lungo termine: il concetto di ‘mentoring’ è più sviluppato e adottato all’estero, ma non è mai troppo tardi per farlo diventare un trend positivo anche qui. La community di WomenX Impact è perfetta per questo obiettivo!

 

– Se il vostro lavoro non vi dà la possibilità di sviluppare certe abilità, createvi queste possibilità in altri ambiti: attraverso il volontariato, specifici network nel vostro ambito o attraverso iniziative locali. Tutte le vostre esperienze contribuiranno a farvi crescere personalmente e professionalmente.

 

– Quali sono, secondo te, i modelli di leadership femminile che possono ispirare e incoraggiare altre donne a perseguire l’empowerment?
L’empowerment femminile è un concetto molto vasto che prende molte forme al giorno d’oggi. L’empowerment può avere un significato diverso per ogni persona. Che si tratti di empowerment finanziario, professionale, familiare, ci sono moltissimi modelli ai quali devo molto.

 

Brené Brown e Pinky Lilani CBE DL per quanto riguarda il diventare leader forti ma gentili: https://brenebrown.com/ e https://www.linkedin.com/in/pinkylilani/.

 

Bronwyn Saglimbeni, una communication coach che ho conosciuto attraverso Oracle e ho finalmente incontrato di persona in California l’estate scorsa – da lei ho imparato come comunicare in un modo che mi permetta di restare autentica a me stessa: https://www.bronwyncommunications.com/ .

 

Bozoma Saint John di cui ammiro la fiducia che ha in se stessa e la carriera che si è creata: https://www.bozomasaintjohn.com/ e Mother Pukka, la quale negli ultimi anni ha guidato l’agenda per cambiare l’approccio statale al lavoro per renderlo più flessibile (in relazione a tutti gli svantaggi collegati alla “motherhood penalty”) https://www.motherpukka.co.uk/. Con lei, la campagna https://pregnantthenscrewed.com/ guidata da Joeli Brearley la quale sta combattendo per un un’assistenza all’infanzia a prezzi accessibili (sapendo come e quanto questo argomento di connetta alle mancate possibilità per crescita ed empowerment delle donne in ambiente professionale).

 

Per ascoltare lo speech di Carlotta, non perdere l’occasione di partecipare al WomenX Impact Summit 2023.