Secondo il V report di Unioncamere sull’imprenditoria femminile presentato a luglio 2022, in Italia le imprese femminili sono 1 milione e 342 mila, pari al 22% di un totale di 6 milioni di imprese attive sul territorio nazionale.

Pur rappresentando una percentuale ancora marginale dello scenario imprenditoriale italiano, le imprese fondate e guidate da donne hanno sperimentato una crescita più forte rispetto alla controparte maschile nel quinquennio 2014-2019 (+2,9% rispetto allo +0,3%), un dato a conferma che il futuro dell’imprenditoria italiana non è solo roseo, ma anche e soprattutto rosa.

Ed è anche di questo che si è parlato durante l’edizione 2022 di WomenX Impact Summit, l’evento internazionale sull’empowerment, la leadership e l’imprenditoria femminile, che si è tenuto al Fico Eataly World di Bologna il 17, 18 e 19 novembre.

In questo articolo, scritto in collaborazione Qonto, il conto business 100% digitale per imprese, startup e liberi professionisti, Gold Sponsor dell’evento WXI, verranno analizzati i principali indicatori sull’imprenditorialità femminile in Italia e come gli strumenti di Qonto possono semplificare l’operatività aziendale di imprese a guida rosa (e non solo).

Quante sono le imprese femminili in Italia?

Le imprese femminili attive sul territorio italiano sono 1 milione e 342 mila: per imprese femminili, si intendono le attività guidate prevalentemente da donne, ovvero: cooperative o società di persone con almeno il 60% di donne tra i soci; società di capitale con quote e componenti degli organi di amministrazione per almeno i due terzi donne; imprese individuali che hanno una titolare donna, e lavoratrici autonome con Partita IVA.

Qual è l’età media delle imprenditrici femminili in Italia?

L’età media delle imprenditrici femminili in Italia è di circa 45 anni. Tuttavia, c’è da evidenziare un aumento delle giovani imprenditrici, con circa il 11% delle imprese femminili fondate da donne sotto i 35 anni.

Dove si trovano, di cosa si occupano e qual è la dimensione delle imprese femminili?

Per quanto riguarda la posizione geografica, il 63,2% delle imprese femminili si trova al Centro-Nord e il 36,8% al Sud. A livello regionale, le prime cinque regioni per presenza di imprenditoria femminile sono Lombardia, Campania, Lazio, Sicilia e Veneto, ma in termini di rapporto imprese femminili sul numero delle imprese totali, i primi cinque posti sono occupati da Molise, Basilicata, Abruzzo, Umbria e Sicilia, dati che confermano un’equa distribuzione delle imprese femminili sul territorio italiano.

A livello settoriale, la stragrande maggioranza delle imprese femminili (66,8%) opera nel campo dei servizi, mentre una percentuale più marginale è attiva nell’agricoltura, silvicoltura e pesca (15,4%) e nell’industria (11,3%).

Passando alla dimensione delle imprese femminili, il 96,7% sono micro-imprese (da 0 a 9 addetti), il 3,1% piccole imprese (da 10 a 49 addetti), e lo 0,3% medio-grandi imprese (oltre 50 addetti), valori allineati con le medie nazionali.

Quali sono le principali sfide e ostacoli alla crescita dell’imprenditoria femminile in Italia sul lungo termine?

L’imprenditoria femminile in Italia, pur avendo un ritmo di crescita più veloce rispetto all’imprenditoria maschile, deve ancora affrontare delle sfide strutturali, come la scarsa disponibilità di finanziamenti e il sostegno limitato alle imprenditrici che decidono di mettersi in gioco.

Come sottolineato da Eleonora Rocca, Founder & Managing Director di WomenX Impact, in un’intervista per Qonto, per assicurare la crescita e la sviluppo sostenibile dell’imprenditoria femminile in Italia servono formazione, networking e opportunità di finanziamento:

  1. Formazione, per offrire tutti gli strumenti e le risorse giuste che le nuove imprenditrici possono utilizzare e da cui attingere all’occorrenza;
  2. Networking, per creare una rete di supporto e mentoring da parte di chi ce l’ha fatta,
  3. Opportunità di finanziamento, per garantire che le nuove iniziative imprenditoriali abbiano la possibilità di nascere, evolversi e consolidarsi.

Gli strumenti di Qonto a supporto dell’imprenditoria femminile (e non solo)

La missione di Qonto è sostenere, incentivare e semplificare l’iniziativa imprenditoriale rimuovendo gli ostacoli più insidiosi durante il lancio e la crescita di un’attività, come la complessità nella gestione finanziaria e gli aspetti burocratici con cui confrontarsi.

Qonto è un conto business 100% digitale che permette di centralizzare, ottimizzare e semplificare tutti gli aspetti finanziari e contabili dell’attività, con funzioni innovative che includono IBAN italiano, bonifici istantanei, conti multipli, carte business, F24, fatturazione elettronica e molto altro ancora.

Tariffe trasparenti, piani personalizzabili e soluzioni su misura che si adattano alle esigenze di ogni business e che fanno di Qonto la prima vera soluzione all-in-one per la gestione della quotidianità bancaria, delle finanze e della contabilità.

Tutto questo, e molto altro, per permettere a un numero sempre maggiore di imprenditrici femminili (e non solo) di dare una marcia in più al proprio business, a prescindere dalla posizione geografica, dall’età dei founder e dal settore di attività.