Benvenuti nel format “Meet the Speaker”, un’occasione per approfondire il percorso professionale degli speaker che saranno presenti al WomenX Impact Summit 2023.

Oggi intervistiamo Aman Kaur, Project & Account Manager Process Automation @ OT Consulting.

 

– Ciao Aman, raccontaci un po’ di te: quali sono state le tappe del tuo percorso che ti hanno portato dove sei oggi?

Ciao, innanzitutto ringrazio WomenXImpact e OT Consulting per darmi l’opportunità di raccontare la mia esperienza. Secondo me raccontare la propria esperienza ad altri e ascoltare quella degli altri aiuta molto nel proprio percorso personale e professionale.

Mi chiamo Aman Kaur, sono di origine indiana e mi sono trasferita in Italia quando avevo 11 anni. Ho perseguito i miei studi scolastici e universitari in Italia, nello specifico a Reggio Emilia.

Lavoro in OT Consulting da 6 anni ormai e attualmente ricopro il ruolo di Account Manager e Project Manager nell’ambito di Intelligent Automation.

Mi trovo a lavorare principalmente con clienti del mondo bancario/finanziario.

Ho iniziato il mio percorso come RPA Developer e oggi mi trovo a gestire un team di 8 persone e progetti con i più grandi gruppi bancari d’Italia.

Raggiungere questa posizione per me 6 anni fa non sembrava così fattibile perché il mondo bancario è molto formale, strutturato e gerarchico ed è essenziale anche la modalità con la quale ci si pone. Il linguaggio formale in alcuni contesti è molto importante e io, essendo straniera, sul fronte della lingua parlata non ero così brava.

Quindi nei progetti iniziali come Project Manager mi trovavo spesso a prepararmi per le presentazioni, provando a ripetere il discorso che avrei fatto. Mi immaginavo le domande che mi potevano essere poste e cercavo di trovare una soluzione.

Non mi trovavo in difficoltà nel contenuto del progetto che stavo seguendo, su quei temi ero abbastanza esperta. Mi trovavo più in difficoltà con la parte introduttiva e nelle conclusioni.

Un altro ostacolo era dato dal linguaggio molto formale usato nella documentazione scritta. Anche su questo a volte mi trovavo a cercare parole su internet per capire pienamente il senso del discorso.

Il percorso per imparare pienamente una lingua ricca come l’italiano continua ancora oggi perché penso che dietro ad una lingua ci sia tutta la vasta cultura di un Paese e ci siano molte sfaccettature, modi di dire che è difficile apprendere in poco tempo.

Ogni nuovo libro, ogni esperienza mi insegnano qualcosa di nuovo.

Oggi guardando al mio percorso dall’India fino a qua posso osservare come queste esperienze personali mi abbiano permesso di diventare come una spugna che assorbe conoscenza dall’ambiente circostante ed essere molto flessibile di fronte a situazioni variabili e dinamiche.

Curiosamente, variabile e dinamico sono anche caratteristiche del mondo nel quale lavoro. Questo non fa altro che farmi pensare che io mi trovi nel posto corretto.

– Quali sono le competenze e le conoscenze fondamentali per intraprendere una carriera nell’automazione dei processi?

Secondo me competenze fondamentali per una carriera nel mondo dell’Intelligent Automation sono:

  • Attenzione al contesto business che si vuole efficientare, al processo;
  • Attenzione ai bisogni dei clienti;
  • Curiosità verso le tecnologie più innovative;
  • Problem solving, perché essendo tecnologie nuove spesso si incontrano situazioni non desiderate che si devono risolvere;
  • Logica che tenda a semplificare i processi e non complicarli.
  • Buona comunicazione per trasmettere il beneficio che si può portare agli esseri umani automatizzando processi monotoni e ripetitivi.

Come vedete ho indicato principalmente soft skill perché essendo tutte tecnologie low code non sono richieste particolari competenze tecniche ma sono fondamentali le soft skill.

– Hai mai incontrato ostacoli, in quanto donna, nel tuo settore? Se sì, come li hai superati?

Lavorando principalmente nel mondo bancario, vedevo che spesso figure ai piani più alti erano ricoperte da uomini e spesso mi sono trovata in riunioni o progetti dove ero l’unica donna nella stanza.

Inizialmente mi sono sentita in soggezione ma non ho percepito da parte dei miei colleghi comportamenti differenti nei miei confronti. Anzi, spesso era visto come una cosa positiva la mia presenza.

Mi è sempre stato permesso di portare il mio punto di vista al tavolo come qualsiasi altra persona del team.

Per ascoltare lo speech di Aman, non perdere l’occasione di partecipare al WomenX Impact Summit 2023.