Benvenuti nel format “Meet the Speaker”, un’occasione per approfondire il percorso professionale degli speaker che saranno presenti al WomenX Impact Summit 2023.

Oggi intervistiamo Francesca Del Moretto, HR Director @ Olympus Italy.

– Ciao Francesca, raccontaci un po’ di te: com’è iniziata la tua carriera e quali sono stati i momenti cruciali che ti hanno portato al punto in cui sei oggi?

Sono nata a Pisa, vissuta tra Napoli e Milano; oggi a Vimercate. Dopo una laurea in scienze politiche ad indirizzo sociologico e un master di specializzazione in Risorse Umane, ho iniziato il mio percorso professionale come consulente HR nell’ambito della selezione, partendo in Adecco, esperienza professionale a cui sono particolarmente legata.

Ho consolidato poi il mio percorso in diverse realtà del settore farmaceutico e medicale, approdando in Olympus – multinazionale giapponese leader nel settore Med-tech – nel 2012, dove oggi in Italia ricopro il ruolo di HR Director.

Con incarichi come Regional HR Director, ho seguito con passione diversi progetti internazionali, spaziando dal Change Management, Talent and Performance, all’Operational Excellence e sono certificata “GlobeSmart”.

– Secondo te, quali sono i vantaggi e i benefici che un’azienda può ottenere mettendo al centro le esigenze delle persone?

Mettere le persone al centro è la chiave per il successo di ogni progetto. Persone che stanno bene lavorano meglio: è un dato di fatto ed è il vero grande vantaggio e beneficio, che ovviamente va a impattare positivamente su risultati aziendali, clima, cultura, reputazione, Attraction & Retention, rapporti con Stakeholder, ecc.

Per metterle al centro concretamente, l’ascolto delle esigenze delle persone è fondamentale, è quindi una forma di dimostrazione della nostra Mission come HR.

In sintesi, penso che un ambiente positivo, sano e collaborativo passi necessariamente dall’ascolto delle esigenze per poter sostenere davvero di mettere al centro le persone.

Non è sempre facile farlo nel quotidiano ma soprattutto oggi, con dinamiche tra organizzazione e persone che stanno cambiando radicalmente (insieme alle esigenze), non dovremmo mai dimenticarci il valore e il potere dell’ascolto, come l’intrinseca utilità.

– Quali tendenze o cambiamenti significativi hai osservato nel campo delle risorse umane nel corso degli anni?

Stiamo assistendo a un cambio di priorità, tra queste fortunatamente l’attenzione alla diversità e all’inclusione.

Alla base delle nuove priorità c’è il ripensamento delle esperienze di lavoro e delle offerte di valore da proporre alle persone:

Da una parte ci sono nuove modalità di lavoro sempre più ibride che permettono una migliore gestione dei tempi e delle proprie esigenze, facendo diventare l’ufficio non più un luogo fisico ma un momento di socializzazione e di scambio di idee, quindi di innovazione. Questo aspetto non è al momento banale: riportare le persone in ufficio è molto sfidante e qui sta il necessario ripensamento chiesto a chi si occupa di persone per far sì che sia davvero un’esperienza di valore quella in sede e che non sia percepita come un elemento a sfavore.

Dall’altra rinnovate esigenze delle persone – tema prima citato – e quindi offerte che vanno riviste per attrarre e trattenere (la grande sfida!). Cosa cercano le persone oggi? Stipendio adeguato, equilibrio e benessere ma anche soddisfazione ci dicono le ricerche. Le nuove generazioni, senza cadere nei bias, sembra siano sempre più guidate da nuovi driver, come contribuire a cause importanti. Tutto questo significa rimettere in discussione l’”Employee Value Proposition” quindi l’offerta che si offre alle persone in cambio del loro lavoro (e a seguire l’Employee Experience, punto sopra).
Un tema di fondamentale importanza, considerando il “grande rimescolamento” a cui stiamo assistendo (persone che lasciano il posto attuale per andare in altre aziende; il mercato del lavoro è molto più dinamico e competitivo sia per attrarre che per trattenere). Nel ripensamento delle esperienze lavorative dobbiamo mettere in primo piano il perseguimento di un migliore Work-Life balance. E i dati ci parlano chiaro: l’Italia, secondo «l’European Life-Work index di Remote», si posiziona al 27 posto (30 Paesi considerati) con un risultato di 55.71 punti su 100. Un altro dato, quest’ultimo preso dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, ci fa riflettere sui ripensamenti più urgenti: solo il 7% è felice.

Questa prima risposta si è focalizzata sulle priorità cambiate. Ovviamente, però, il primo e più grande cambiamento, ad altissimo impatto, degli ultimi anni è stato l’implementazione della tecnologia, che nel campo delle Risorse Umane ha davvero ottimizzato tanti processi che oggi sono automatizzati e quindi semplificati. Allo stesso tempo, la tecnologia è ciò che ha richiesto e richiede l’impegno continuo delle Risorse Umane per fare in modo che le persone siano davvero al passo, supportandole nell’abbracciare al massimo la potenza di questo strumento (anche questa possiamo considerala una priorità attuale perché il livello di maturità digitale è ancora molto variegato nelle organizzazioni, comportando un aumento di fattori di diversità da gestire e valorizzare).

In questo momento specifico ci stiamo chiedendo come l’intelligenza artificiale possa cambiare il nostro lavoro, al di là della selezione e del Recruiting o dell’analisi dei dati, dove sta impattando già da diversi anni. Siamo nella fase di curiosità per l’ottimizzazione e l’allargamento delle opportunità provenienti dall’AI, sempre portando avanti, però, alcuni punti di attenzione da non trascurare come la tutela della Privacy e la sicurezza e i possibili pregiudizi algoritmici.

– In che modo una community come WXI può facilitare lo scambio di idee e l’apprendimento reciproco?

Credo moltissimo nel valore del Networking. Dall’incontro fra esperienze e, soprattutto, da relazioni autentiche e generose possono generarsi più o meno grandi opportunità di sviluppo personale e collettivo. Una Community, come quella di WXI, ha il grande dono di essere il terreno fertile per far accadere cose; se su questo si incontrano persone veramente spinte dal desiderio di condivisione e miglioramento, allora possono accadere cose davvero di impatto. Il terreno quindi è fondamentale, ma il valore effettivo poi dipende dal singolo, da quello che si investe e che si mette all’interno di ogni singola relazione, come avviene in ogni comunità.

Scegliendo una citazione per esprimere il valore che vedo in iniziative come WXI: “Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela ciascuno. Ma se tu hai un’idea, ed io ho un’idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee.” George Bernard Shaw

Ecco che allora fare da “terreno fertile” e favorire lo scambio di idee e apprendimento contribuisce a rendere le organizzazioni e più in generale il mondo migliore, più ricco umanamente, soprattutto se mette in connessione persone con lo stesso spirito costruttivo e con lo stesso approccio collaborativo.

Per ascoltare lo speech di Francesca, non perdere l’occasione di partecipare al WomenX Impact Summit 2023.