Benvenuti nel format “Meet the Speaker”, un’occasione per approfondire il percorso professionale degli speaker che saranno presenti al WomenX Impact Summit 2023.

Oggi intervistiamo Massimo Cantù, Service Design @ Eni.

Massimo Cantù

 

– Quali sono state le tappe più significative della tua carriera?

Mi chiedo da dove parta davvero la carriera, nel senso che come prima tappa io metterei il master in psicologia dello sport che ho frequentato subito dopo la laurea, ma che è stato a tutti gli effetti il primo contatto con professionisti di molti settori diversi. Da lì in poi ritengo che le tappe più significative della mia carriera siano coincise con la contaminazione, l’incontro e l’approfondimento di nuove professionalità, da ultimo ovviamente quella del designer. 

 – Come si potrebbe descrivere il design thinking e in che modo può influenzare positivamente la cultura aziendale?

Mettendo per un attimo tra parentesi le definizioni e gli impatti descritti in letteratura, direi che sicuramente ha il valore di riscoperta del senso per cui si realizzano prodotti e processi, senso che può cambiare nel tempo e che va costantemente rifocalizzato. Inoltre, non meno importante, è il pensare l’utente/cliente/dipendete come riferimento iniziale e finale di ciò che si fa.

– Quali sono le sfide principali quando si tratta di progettare servizi ed esperienze utente?

Vado sintetico: l’analisi della domanda, ossia saper leggere le reali esigenze ed aspettative del committente che molto spesso si chiariscono in progress; l’ascolto non giudicante dell’utente e dei suoi bisogni; ed infine gestire l’umana resistenza al cambiamento.  

– In base alla tua esperienza, quali competenze e abilità sono indispensabili per un professionista che desidera avere successo in questo settore? 

Un solido background tecnico di disciplina è la base per avere una cassetta degli attrezzi sempre pronta all’uso e di ottima qualità, ma ciò non è sufficiente. Aggiungerei una sincera curiosità di capire come funzionano le cose e le persone, ed infine l’abilità di ritagliarsi del tempo per mettersi in gioco, appassionarsi ed esplorare “mondi” lontani dal proprio ambito professionale. Ciò risulta essere un allenamento necessario per alimentare una mente aperta, sveglia e pronta a creare link e connessioni inaspettate.

Per ascoltare l’intervento di Massimo, non perdere l’occasione di partecipare al WomenX Impact Summit 2023.