Di Chiara De Petris.
Conoscete Emilie Wapnick?
No? E Leonardo da Vinci, Newton, Cartesio Oprah Winfrey e Steve Jobs allora?
Bene, allora dovete sapere che tutti questi studiosi e personaggi famosi, che hanno operato nel corso di epoche anche molto diverse, hanno fra loro una cosa in comune, che condividono con la nostra Emilie: sono dei soggetti multipotenziali.
Chi è un soggetto multipotenziale?
“Un multipotenziale è una persona con molti interessi e occupazioni creative”.
Questa la definizione che dà Wapnick nel suo TEDTalk.
In altre parole, le persone multipotenziali sono coloro che hanno la capacità di avere più interessi e di immergersi in essi, di volta in volta, in maniera tale da arrivare ad essere considerati degli esperti nel dato campo.
Sono il genere di persone che si annoiano al pensiero di fare la stessa attività per tutte la vita. Che hanno più aspirazioni professionali, nei settori più lontani tra loro. E che spesso passano parte della loro esistenza considerando questa loro caratteristica un difetto, perché impedisce loro di costruire e progettare a lungo termine.
La storia di Emily Wapnick
Concretamente, Emilie, come molti altri, ha passato gran parte della sua vita a cercare di trovare un posto, un ruolo, che le permettesse di mettere a frutto la grande curiosità che la contraddistingueva, unita alla sua capacità di portare avanti più progetti contemporaneamente.
È stata, così, musicista e cantautrice, web designer, scrittrice, regista, studentessa di legge, imprenditrice e anche career coach.
Tutte attività che hanno generato in lei uno stesso schema: appassionarsi ad un argomento, impararlo benissimo, annoiarsi, passare a un altro argomento.
Nessun’etichetta la soddisfaceva.
«Il problema – spiega – non era il non avere alcun interesse, ma che ne avevo troppi. Alle scuole superiori mi piaceva l’inglese, la matematica, l’arte, creavo siti internet e suonavo la chitarra in un gruppo punk chiamato “Frustrated Telephone Operator”».
Così, ad un certo punto della sua vita, Emilie ha deciso di fare delle sue peculiarità e della sua eterna lotta contro la noia la sua vocazione, coniando e poi trasformando il concetto di multipotenzialità in un business di successo.
Oggi sul suo blog Puttylike si rivolge ai multipotenziali di tutto il mondo e il suo libro “Diventa chi sei. Una pratica guida per persone creative che hanno molteplici passioni e interessi” è fra i più venduti di Amazon.
I superpoteri della multipotenzialità
Come avrete a questo punto capito, i multipotenziali hanno l’opportunità di essere portati per molte discipline, invece di specializzarsi in una cosa soltanto.
Per questo, Emilie insegna che è sbagliato percepire questa la difficoltà riscontrata da questi soggetti nel definire una progettualità precisa una limitazione o di un difetto.
Ma ci sono molti altri motivi per cui la multipotenzialità è capace di rappresentare un vantaggio per l’individuo e per il suo team.
In particolare, Emilie ha identificato “tre superpoteri dei multipotenziali”.
1. Capacità di sintesi
Il multipotenziale è un sintetizzatore eccellente.
È in grado, infatti, di produrre una funzionale crasi tra idee diverse, combinando due o più per creare qualcosa di nuovo.
Perché l’innovazione nasce nelle intersezioni.
2.Rapido apprendimento
Quando un multipotenziale si interessa a qualcosa, questa diventa per lui o lei come un’ossessione.
In altre parole, il soggetto si impegnerà con tutto se stesso nell’acquisizione di competenze legate alla sua nuova passione, il più velocemente possibile.
Inoltre, il multipotenziale è abituato a essere un principiante, perché si avvicina sempre a discipline diverse per imparare cose nuove, perciò ha, per indole ed esperienza, meno paura di uscire dalla propria zona di comfort e avvicinarsi a ciò che è sconosciuto.
3. Adattabilità
Il multipotenziale è capace di trasformarsi in qualsiasi cosa ci sia bisogno di essere in una data situazione.
Per questo, è spesso usato come jolly in ambito lavorativo. Come una figura che, almeno in parte, è possibile plasmare, per farle assumere i diversi ruoli che sono richiesti dipendentemente dalle esigenze del cliente.
Cosa fare se sei un multipotenziale
Riassumendo, il multipotenziale si distingue per curiosità, resilienza, capacità di sintesi, velocità di apprendimento e adattabilità.
Questo soggetto, in effetti, può essere intepretato come risultante di una società sempre più liquida. Un mondo in cui le caratteristiche fondamentali per “riuscire” diventeranno sempre più quelle competenze trasversali tanto di moda attualmente, come le soft skills.
Pensi di essere anche tu un soggetto multipotenziale?
Allora devi essere consapevole, per prima cosa, che molte persone desistono, scegliendo una strada che non li rappresenta pienamente pur di perseguire una stabilità, pensando che non essere pienamente felici sia normale.
Ma non lo è.
Tuttavia, è ovvio che non sarà sempre semplice mettere al primo posto questa peculiarità.
Per ritrovare quella forza interiore e quella voglia di essere se stessi fino in fondo, nei momenti in cui queste verranno a mancare, di seguito, riportiamo un augurio di Emilie dedicato a tutti coloro che non riescono a rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?”:
«Abbracciate tutte le vostre passioni. Seguite la vostra curiosità in quelle tane di coniglio Esplorate le vostre intersezioni. Abbracciate i vostri fili interiori per una vita più felice e autentica. E forse, ancora più importante, multipotenziali, ricordatevi che il mondo ha bisogno di noi».
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