Canva è oggi una delle piattaforme di grafica e design più utilizzate e più user-friendly. Tuttavia, non tutti sanno che si tratta di una startup fondata da una donna che ha raggiunto un enorme successo in pochi anni.
L’idea di Melanie Perkins era di poter consentire a chiunque, anche inesperto, di progettare facilmente qualsiasi contenuto grafico: presentazioni aziendali, locandine, biglietti di auguri, grafiche per i social, CV o contenuti visual. Un’idea che si è rivelata decisamente vincente che ha portato Canva ad essere valutata 1 miliardo di dollari.
Chi è Melanie Perkins?
Classe 1987, nasce a Perth, in Australia. Ha sempre avuto un forte spirito imprenditoriale: a soli 14 anni, decide di avviare una sua piccola attività che consisteva nel vendere sciarpe fatte a mano a negozi e mercatini di Perth. Successivamente studia comunicazione, psicologia e commercio presso la University of Western Australia. Durante gli studi, lavora come tutor per gli studenti di graphic design ed entra a contatto diretto con le loro difficoltà nell’utilizzare programmi come Adobe Photoshop che risultano troppo poco user-friendly e troppo complessi da utilizzare per chi non è un professionista del settore. Capisce che c’è una necessità nel mercato che non viene ancora soddisfatta da nessuna realtà imprenditoriale: una piattaforma di design che non richieda conoscenze tecniche e che possa essere utilizzata da tutti.
Oggi è una delle più giovani donne CEO a capo di start-up tecnologiche valutate oltre un miliardo di dollari.
La storia di Canva
Nel 2006, Melanie Perkins decide di fondare Fusion Books, un sito web che consentiva alle scuole superiori di progettare graficamente i loro annuari online. In pochi anni, Fusion Books diventa la più grande casa editrice in Australia e inizia ad espandersi anche in Francia e Nuova Zelanda.
Questa esperienza l’ha portata all’ideazione e alla fondazione di Canva nel 2012. Nel suo primo anno di vita, Canva ha raggiunto più di 750.000 utenti e nel 2015 è stato lanciato Canva for Work che ha permesso alle aziende di ottenere ad un prezzo vantaggioso uno strumento facilmente utilizzabile da tutti per poter produrre materiale di marketing, comunicazione e pubblicità.
Tuttavia, inizialmente l’azienda ha difficoltà a trovare fondi: più di 100 investitori infatti si rifiutano
Nel 2017 la società raggiunge quasi 300.000 clienti e nel 2018 riesce a raccogliere 40 milioni di dollari da Sequoia Capital, Blackbird Ventures e Felicis Ventures, venendo valutata 1 miliardo di dollari.
Nel 2019, la società riesce a raccogliere altri 70 milioni di dollari e viene valutata 2,5 miliardi di dollari.
Nel 2022 ha raggiunto 4,4 milioni di clienti ed è stata valutata 26 miliardi di dollari. È chiaro dunque che si tratta di una straordinaria scalata al successo raggiunta in pochi anni.
Canva ha recentemente annunciato che a breve presenterà nuovi prodotti per completare la sua attuale offerta: Canva Docs, Canva Websites, Canva Whiteboards e Data Visualization, andando a competere con giganti come Microsoft e Google.
In che modo Melanie Perkins e il suo business supportano le donne imprenditrici?
Grazie a Canva, molte donne possono permettersi di preparare loghi, grafiche social, presentazioni per il proprio business senza dover pagare un esperto o un’agenzia esterna. Questo permette un notevole risparmio di costi ed è di grande aiuto per molte donne imprenditrici che vogliono avviare il proprio business o che lo hanno avviato da poco.
Melanie Perkins è molto impegnata nella filantropia e recentemente, parlando del suo stile di vita, ha dichiarato: «Viviamo abbastanza modestamente, e non vediamo davvero il bisogno di accumulare ricchezza. La priorità per l’azienda è l’istruzione, l’educazione delle persone»
Inoltre, Melanie Perkins permette ad oltre 25.000 associazioni non-profit di usare Canva gratuitamente per scopi di fundraising.
Quali insegnamenti possiamo trarre da questa storia di imprenditorialità femminile?
- La determinazione: fin dall’inizio Melanie Perkins ha creduto nel suo progetto e non si è mai fatta influenzare da chi le diceva che non ce l’avrebbe fatta. Quando ha dovuto raccogliere i fondi per Canva per la prima volta, più di 100 investitori non hanno voluto credere in lei, soprattutto investitori statunitensi, particolarmente avversi al rischio e legati a modelli di business più tradizionali. Tuttavia, questo non ha fermato l’imprenditrice che ha continuato a credere nella sua idea finché non ha trovato delle persone che l’hanno concretamente aiutata a far crescere la sua attività.
- La pianificazione: pianificare aiuta a capire cosa si vuole ottenere e a non perdere di vista l’obiettivo finale, dividendolo in obiettivi più piccoli da raggiungere di volta in volta. Questo permette di realizzare e mandare avanti business di successo.
- La sostenibilità: Melanie Perkins e il team di Canva sono estremamente attenti alle cause sociali e ambientali. Per questo motivo, dopo la recente valutazione di 40 miliardi di dollari dell’azienda, hanno deciso di donare il 30% ad un ente di beneficienza, per un totale di 12 miliardi di dollari.
- L’ascolto: l’idea geniale che ha portato alla creazione di Canva è nata proprio dall’ascolto dei potenziali clienti, cioè coloro che hanno espresso difficoltà nell’utilizzo dei tradizioni strumenti grafici. Proprio l’ascolto delle difficoltà del prossimo ha permesso di creare uno strumento innovativo che potesse andare incontro alle esigenze del mercato.
- L’inclusione: nelle linee guida di Canva viene sottolineato che “Canva non supporta e non tollera che il servizio venga utilizzato per discriminare gli altri, soprattutto se si tratta di discriminazioni legate a razza, religione, sesso, orientamento sessuale, età, disabilità, discendenza o origine nazionale”. In questo caso “l’accesso al servizio può essere sospeso in modo permanente o temporaneo senza preavviso e responsabilità per qualsiasi motivo”. È molto importante trasmettere valori forti e messaggi inclusivi tramite il proprio business ed è un fondamentale strumento di empowering.
Laura Ieni
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