Negli ultimi anni, la presenza femminile nei campi STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) è cresciuta costantemente, anche se le donne affrontano ancora sfide significative.

In questo articolo, abbiamo avuto il piacere di intervistare quattro professioniste di Kyndryl, una delle aziende leader nel settore tecnologico, per approfondire le loro esperienze, le difficoltà affrontate e i consigli di carriera che desiderano condividere.

professioniste STTM

Attraverso le loro parole, emerge un quadro chiaro di come la determinazione, il supporto dei role model e la capacità di superare stereotipi siano essenziali per prosperare in questo settore.

  1. Quali sono le principali sfide che le donne incontrano quando scelgono di intraprendere una carriera in ambito STEM?

Chiara Novello: “Le sfide maggiori sono quelle interne: spesso ci confrontiamo con stereotipi e preconcetti, ma non dobbiamo permettere che ci limitino. È fondamentale avere fiducia nelle proprie capacità per superare queste barriere.”

Stefania Grieco: “Le donne affrontano ancora stereotipi di genere, convenzioni sociali e differenze salariali. Anche l’assenza di modelli femminili e l’idea che le donne siano limitate dalla vita familiare sono ostacoli che dobbiamo superare.”

Morena Sarro: “Le maggiori difficoltà sono nell’affermarsi e nel dimostrare il proprio valore in un ambiente tradizionalmente maschile, a causa di stereotipi e credenze che riguardano le donne nel settore tecnico.”

Daniela Scandurra: “La sfida principale è dimostrare ogni giorno competenza e capacità, che non sono legate al genere. In ambito STEM, c’è ancora l’idea che le scelte personali, come avere una famiglia, possano influenzare negativamente le prestazioni lavorative, ma una donna può organizzarsi bene, talvolta anche meglio di un uomo.”

  1. Come hai sviluppato le competenze necessarie per il tuo ruolo attuale? Quanto sono stati importanti i percorsi di formazione forniti dall’azienda nel tuo percorso di crescita?

Chiara Novello: “Ho iniziato studiando materie scientifiche e lavorando in ambito tecnico. Questo mi ha fornito una base solida per crescere come project manager, integrando la mia esperienza con la formazione continua offerta dall’azienda.”

Stefania Grieco: “Sebbene la mia formazione universitaria mi abbia fornito una base metodologica, le competenze le ho sviluppate quotidianamente. I percorsi di formazione aziendali sono stati fondamentali, alternando teoria e pratica con il supporto di colleghi più esperti.”

Morena Sarro: “La formazione universitaria mi ha fornito le basi teoriche, ma è stato l’ingresso in azienda a permettermi di mettere in pratica quanto appreso. I corsi di aggiornamento aziendali sono fondamentali per rimanere al passo con le nuove tecnologie.”

Daniela Scandurra: “Ho sempre partecipato ai percorsi formativi proposti dall’azienda e promosso la loro evoluzione quando necessario. La mia crescita è stata favorita non solo dai corsi, ma anche dal training on the job e dalla collaborazione con colleghi esperti, che mi hanno permesso di ampliare le competenze in base alla curiosità personale.”

  1. Quali soft skills ritieni siano essenziali per avere successo nel tuo ruolo?

Chiara Novello: “La capacità di ascoltare è fondamentale: ascoltare idee, problemi, proposte, a tutti i livelli. Comprendere il contesto in cui operiamo è essenziale per fare squadra e risolvere le sfide.”

Stefania Grieco: “Empatia, adattabilità al cambiamento, capacità di sviluppare soluzioni alternative e determinazione sono soft skill cruciali. Essere curiosi e desiderosi di crescere costantemente fa la differenza.”

Morena Sarro: “La capacità di relazionarsi e collaborare con il proprio team è essenziale, sia per affrontare le sfide quotidiane sia per implementare soluzioni per i clienti. La collaborazione è fondamentale nel nostro lavoro.”

Daniela Scandurra: “Comunicazione, saper ascoltare e riconoscere i contesti sono fondamentali. La capacità di programmare e riorganizzare le priorità, specialmente come donna con una famiglia, è molto importante. Le soft skill rafforzano qualunque competenza tecnica.”

  1. In che modo la presenza di roles model femminili può influenzare la scelta delle giovani donne di entrare in campi STEM?

Chiara Novello: “Credo che il cambiamento avvenga dal basso. Spero di essere un’ispirazione per altre donne, dimostrando che non ci sono limiti se ci impegniamo al massimo delle nostre capacità.”

Stefania Grieco: “Mostrare e raccontare l’esperienza di donne che lavorano nella scienza e tecnologia è fondamentale per abbattere gli stereotipi. Ho avuto la fortuna di avere modelli femminili che mi hanno ispirata e dimostrato che tutte facciamo parte del cambiamento.”

Morena Sarro: “È necessaria una maggiore rappresentanza femminile per sfatare l’idea che le donne non siano competenti in ambito tecnico. Esempi di successo femminili aiuterebbero le giovani generazioni ad avvicinarsi a questi campi.”

Daniela Scandurra: “I roles model femminili mostrano che è possibile conciliare aspirazioni personali e professionali. Avere esempi di successo che rispecchiano le sfide delle donne è cruciale per incoraggiare le nuove generazioni a entrare nei campi STEM.”

  1. Qual è il miglior consiglio di carriera che hai ricevuto e che vorresti condividere con gli altri?

Chiara Novello: “Lavorare con passione e entusiasmo. La carriera non è solo potere o prestigio, ma realizzazione personale e un equilibrio tra vita professionale e personale.”

Stefania Grieco: “Due consigli chiave: avere l’ambizione di acquisire continuamente competenze, poiché la competenza può abbattere i pregiudizi; e avere fiducia in se stessi, anche quando la strada è difficile. Gli errori sono parte del nostro continuo apprendimento.”

Morena Sarro: “Mi è stato consigliato di individuare un percorso di crescita formativo all’interno dell’azienda che fosse adatto a me e di seguire gli obiettivi prefissati, raggiungendoli nei tempi stabiliti.”

Daniela Scandurra: “Due consigli: non farsi mai intimidire e cogliere ogni sfida come opportunità di crescita. Entrambi mi sono stati dati rispettivamente dalla mia famiglia e dai miei superiori, e sono diventati la base della mia crescita professionale e personale.”

Le testimonianze delle professioniste di Kyndryl ci offrono un’importante riflessione sul contributo e sul valore delle donne in ambito STEM.

Anche se le sfide legate agli stereotipi di genere e alle aspettative sociali persistono, queste donne hanno dimostrato che la competenza, la passione e la resilienza possono portare al successo.

Con un sostegno sempre maggiore da parte di modelli femminili e programmi aziendali mirati, il futuro STEM può diventare sempre più inclusivo, incoraggiando un numero crescente di giovani donne a perseguire le proprie aspirazioni in questi campi.

 

-Articolo powered by Kyndryl sponsor di WomenX Impact Summit 2024.