Per il terzo anno consecutivo la rubrica Recensioni in Rosa si fa condizionare dal clima natalizio! In questa puntata dal sapore festivo, Alessandra Carminati suggerisce, e ne offre una breve recensione, alcuni libri che potremmo regalare, o regalarci, per Natale.
Libri di generi tra loro molto diversi e che, proprio per questo, possono soddisfare gusti differenti.
Stento per prima a crederci ma, calendario alla mano, non posso non notare che la prima volta che ho trasformato le mie “Recensioni in Rosa” in “Recensioni sotto l’albero” risale al Natale 2022.
Quest’anno, quindi, è già la terza volta che, in occasione dell’avvicinarsi del Natale, mi appresto a offrirvi non una sola recensione ma una vera e propria carrellata di titoli, con la speranza che possano ispirarvi nella scelta del libro giusto da regalare (o, perché no, da regalarvi).
Ammetto che quella che mi piace chiamare la “puntata natalizia” della mia rubrica è un momento speciale per me, qualcosa a cui tengo davvero tanto.
In parte perché amo moltissimo il Natale e la sua atmosfera, intima e colorata al tempo stesso, che invita a ritagliarsi momenti di tranquillità, ad esempio immergendosi nella lettura di un buon libro.
In parte perché le recensioni che scrivo per Natale, come quelle in vista della pausa estiva, mi permettono di presentare più libri in una volta; libri che per motivi diversi ho amato (l’ordine in cui li presento è casuale), che appartengono a generi tra loro anche molto differenti e che, proprio per questo, possono soddisfare gusti diversi.
Sono una lettrice onnivora, leggo davvero di tutto, e condividere questa mia passione attraverso la mia rubrica mi rende orgogliosa e felice, soprattutto a Natale.
Non mi resta quindi che augurarvi buona lettura e, dal profondo del cuore…
Buon Natale!!!
1. “La compagnia degli enigmisti” di Samuel Burr
Un libro originale, un’idea di partenza decisamente interessante da cui Samuel Burr sviluppa una storia capace di affascinare e incantare il lettore.
Il giovane Clayton è stato cresciuto dalla “Compagnia degli Enigmisti” trovando nella sua fondatrice Pippa una vera e propria madre.
Non conosce le sue origini, è stato abbandonato in fasce, all’interno di una misteriosa cappelliera esagonale, proprio di fronte alla porta dell’enorme casa in cui vivono gli enigmisti, un’allegra combriccola di menti brillanti e geniali, appassionati di rompicapi.
Alla morte di Pippa, tuttavia, Clayton non può non interrogarsi sulle sue origini. Possibile che il suo sia l’unico enigma che Pippa e gli enigmisti non hanno saputo risolvere?
Ben presto, tuttavia, Clayton scopre che in realtà Pippa gli ha lasciato una serie di indizi in grado, se risolti correttamente, di portare alla luce la verità.
Così, per la prima volta nella sua vita, Clayton lascia la compagnia e si lancia verso l’ignoto e l’avventura, in un viaggio alla scoperta di sé, ricomponendo un puzzle ben più complesso di quanto potesse inizialmente immaginare.
La narrazione alterna passato (veniamo a conoscenza di come e quando è stata fondata la compagnia, delle varie peripezie che l’hanno trasformata in una sorta di comune, delle storie dei vari membri…) e presente (la ricerca di Clayton, le sue scoperte…).
In questa alternanza è facile vedere come spesso il presente assume senso conoscendo meglio il passato, e viceversa.
Una storia in qualche modo “corale”, in cui tutti hanno un ruolo ben preciso.
Una lettura avvincente che ricorda a chi legge che la vita è in fondo l’enigma più bello da vivere.
2.“Dieci secondi” di Robert Gold
Terzo romanzo di Robert Gold che vede per protagonista Ben Harper, brillante cronista investigativo.
Precedentemente lo abbiamo incontrato nei libri “I dodici segreti” e “Gli undici inganni”.
La scelta dei titoli fa a questo punto effettivamente pensare a una sorta di conto alla rovescia, una “saga” di libri con protagonista Harper.
Benché in ogni libro Ben affronti un caso diverso, i personaggi principali sono sempre gli stessi, per questo consiglio la lettura di “Dieci Secondi” a chi ha già avuto modo di leggere i due precedenti romanzi di Gold, se non altro per avere un quadro più chiaro di tutto quello che ruota intorno al protagonista e al luogo in cui vive.
Stavolta Harper si trova a indagare, in una vera e propria corsa contro il tempo, sul rapimento del suo capo Madeleine, aiutato dal padre di lei, mentre la polizia locale deve contemporaneamente far luce su alcune aggressioni a donne avvenute quando queste erano sole nei loro appartamenti.
Come sempre il piccolo sobborgo di Haddley, dove Ben vive, nasconde molti più segreti di quanti si possa immaginare…
Lettura come di consueto intrigante e scorrevole. Haddley e la sua comunità decisamente sembrano fornire a Ben Harper infiniti casi su cui lavorare, infiniti misteri da risolvere…
3.“Orgoglio, delitti e pregiudizio” di Jessica Bull
Il fatto che io sia una vera appassionata di “Orgoglio e Pregiudizio” di Jane Austen mi porta a leggere qualsiasi titolo che, anche solo vagamente, si ispiri al grande classico della letteratura inglese (se ben ricordate in passato ho recensito per la mia rubrica un romanzo intitolato “Orgoglio, Pregiudizio e Zombie”).
“Orgoglio delitti e pregiudizio” di Jessica Bull ha quindi fin da subito attirato la mia attenzione. Si tratta, tra l’altro, del romanzo d’esordio della Bull e devo dire che non mi ha per nulla deluso.
Jessica Bull ci regala una storia divertente, e originale al tempo stesso, che vede per protagonista una giovane e determinata Jane Austen indagare su una morte misteriosa.
Jane deve assolutamente scoprire chi si cela dietro l’omicidio di una giovane donna il cui cadavere è stato rinvenuto nello sgabuzzino dell’imponente dimora della famiglia Harcourt, durante un ballo organizzato dagli Harcourt stessi per annunciare il fidanzamento del figlio.
Chi è davvero la vittima? Chi aveva interesse a ucciderla?
A complicare il tutto viene accusato di un furto legato all’omicidio il giovane Georgy, fratello di Jane, un’anima semplice, incapace persino di parlare e di rendersi conto di quello che lo circonda.
Jane deve assolutamente vederci chiaro se vuole evitare che Georgy venga condannato.
Sfruttando la sua intelligenza arguta, e ogni occasione buona per indagare senza insospettire (è pur sempre una donna e le sue libertà sono limitate), Jane riuscirà a venire a capo del mistero.
Libro delizioso non solo per lo stile e la capacità dell’autrice di far emergere limiti e peculiarità dell’epoca (siamo pur sempre nel 1795), ma anche per la descrizione che ne emerge di Jane Austen e della sua famiglia, soprattutto dei suoi fratelli.
Lo consiglio a chi cerca una lettura fresca e coinvolgente al tempo stesso. Inoltre, visto il successo del primo libro, pare che l’autrice abbia in serbo altri romanzi con protagonista Jane Austen in veste di investigatrice…
Decisamente da tenere d’occhio.
4.“1979” di Val McDermid
Val McDermid è considerata esponente di spicco del Tartan Noir, forma di letteratura gialla tipica della Scozia e degli scrittori scozzesi appunto.
In questo romanzo, ambientato come si può facilmente immaginare dal titolo nel 1979, facciamo la conoscenza di Allie Burns, giovane giornalista che sta cercando, con una certa difficoltà, di farsi strada nella redazione di un quotidiano locale.
Per Allie il compito non è facile, il mondo del giornalismo è un mondo prettamente maschile e lo dimostra il fatto che gli articoli che le vengono affidati sono tutto fuorché scoop.
Sono da poco passate le feste natalizie, siamo nel pieno dell’inverno scozzese. Durante un viaggio in treno che la sta riportando a Glasgow, Allie ha modo di conoscere meglio il collega Danny Sullivan, anche lui tra i passeggeri.
È l’inizio di una bella collaborazione che li porterà a far luce su due casi di grande importanza: una frode al fisco e un possibile attentato indipendentista (siamo alla vigilia del Referendum per la Scozia).
Gli spunti sono tanti, c’è moltissima “carne al fuoco” tanto che alla fine Allie si troverà anche a indagare su un omicidio…
Lettura intensa, ricca di colpi di scena, a tratti adrenalinica, capace di descrivere un’epoca con le sue contraddizioni e i suoi chiaroscuri.
Il fatto che la McDermid abbia vissuto quei tempi, e sia stata a sua volta una giornalista, sicuramente rende la ricostruzione storica ancora più accurata.
Per chi ama i gialli e vorrebbe conoscere meglio lo stile tutto scozzese del Tartan Noir.
5.“Assistente cercasi” di Hannah Nicole Maehrer
Esilarante. Uno di quei libri che ti fanno sorridere e dimenticare per un po’ la realtà che ti circonda.
Partiamo dalla premessa: Evie Sage è la nuova assistente del Cattivo, losca figura che porta il caos nel magico regno di Rennedawn.
Evie è una giovane donna che ha appena perso il lavoro e deve pensare a come mantenere la sua famiglia. Il padre, malato del misterioso morbo magico, è troppo debole per lavorare e la sorellina Lyssa è ancora troppo giovane per badare a se stessa. In poche parole, Evie deve assolutamente trovare un nuovo impiego.
Entra in scena il Cattivo, che Evie incontra per caso e che, ancora più inaspettatamente, le offre un lavoro.
Naturalmente nessuno della sua famiglia può conoscere la verità sul suo nuovo datore di lavoro, ma Evie scopre ben presto che essere l’assistente del Cattivo le piace e ha i suoi vantaggi.
Al castello del Cattivo lavorano anche l’implacabile Becky, una sorta di responsabile risorse umane attenta a ogni dettaglio, il simpatico addestratore di draghi Blade, il ranocchio Kingsley, capace di parlare grazie a piccoli cartelli che alza di volta in volta per esprimere le sue opinioni.
Insomma, Evie si trova a suo agio con i suoi “colleghi” e con il Cattivo che, a dirla tutta, è parecchio affascinante e tiene davvero ai suoi dipendenti.
Per questo, e per l’affetto che Evie prova per lui, la giovane si trova ad aiutarlo a stanare una spia che minaccia di distruggere il suo impero.
Scoprirà che il Cattivo non è poi così cattivo e che non tutto a Rennedawn è come sembra.
Un’avventura divertente, resa ancora più leggera dal carattere solare e ingenuo di Evie, dalle sue battute fuori luogo e da personaggi davvero comici (persino il Cattivo risulta a tratti più buffo che intimidante).
Il libro finisce con un cliffhanger che invoglia a buttarsi immediatamente nella lettura del seguito “Apprendista cercasi” (peraltro già disponibile nelle librerie italiane).
Inutile dire che Hannah Nicole Maehrer ha pensato a una trilogia per i suoi personaggi: il terzo e ultimo libro con Evie e il Cattivo dovrebbe essere pubblicato in lingua inglese nel 2025.
6.“Quattro delitti prima di mezzanotte” di Alexandra Benedict
Per il terzo anno consecutivo Alexandra Benedict ci regala un giallo per Natale e quindi, per il terzo anno consecutivo, si guadagna un posto nelle mie recensioni natalizie.
Dopo “A cena con l’assassino” (2022) e “In treno con l’assassino” (2023) quest’anno la Benedict ci delizia con un altro giallo dal sapore classico: “Quattro delitti prima di mezzanotte”.
Stavolta la vicenda è ambientata nel Dorset, ma quello che più ho apprezzato è stata la nuova “coppia” di investigatori: Edie O’Sullivan e suo nipote Sean, ispettore di polizia.
Se Edie è un’ottantenne burbera e un po’ solitaria, ex insegnate di matematica, che ama risolvere cruciverba e puzzle, Sean è un giovane trentenne che cerca di barcamenarsi tra lavoro e famiglia.
Il giallo inizia quando Evie riceve, pochi giorni prima di Natale, un macabro pacco: una scatola contente sei tessere di un puzzle che, risolto, mostra parte di una scena del crimine (piastrelle insanguinate, una sagoma delineata con il gesso…).
A rendere ancora più raccapricciante il tutto un messaggio inquietante, diretto proprio a Evie: “Quattro persone, forse di più, moriranno entro la mezzanotte della Vigilia di Natale, a meno che tu non riesca a incastrare i pezzi e fermarmi”.
Ovviamente Evie si rivolge subito a Sean ed entrambi cercano di interpretare gli indizi, almeno fino a quando un uomo viene ritrovato in fin di vita con un ulteriore tassello del puzzle in mano.
Sean vorrebbe escludere la zia dalle indagini, teme per lei, la vorrebbe al sicuro, ma Edie è ostinata e sa di essere l’unica in grado di risolvere il rompicapo. In fondo, la sfida è stata lanciata direttamente a lei.
Ritmo incalzante, stile che non delude, personaggi che catturano la simpatia del lettore, insomma Alexandra Benedict si conferma ancora una volta una regina del giallo, anzi, nello specifico la definirei la “Regina del Giallo di Natale”.
Da leggere tutto d’un fiato!
7. “Tutti hanno dei segreti a Natale” di Benjamin Stevenson
Per chi, come me, si è affezionato a Ernest Cunningham.
Dopo “Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno” e “Tutti su questo treno sono sospetti”, Ernest è un personaggio che ormai ho imparato ad amare. Inoltre, trovo che lo stile di Stevenson migliori di libro in libro.
Anche stavolta il nostro Ernest si trova, suo malgrado, a dover risolvere un omicidio, proprio quando pensava che, almeno a Natale, anche gli assassini si concedessero un momento di “riposo”.
Stevenson questa volta ha creato per Ernest (e per il lettore) un mistero speciale, dal sapore prettamente natalizio. Ogni capitolo “regala” un indizio per arrivare alla soluzione del caso, la struttura del romanzo è concepita quasi come fosse una sorta di “Calendario dell’Avvento”, capace di aprire di volta in volta una nuova finestra da cui analizzare (e cercare di interpretare) quanto sta succedendo.
Gli ingredienti, anche bizzarri, per un’indagine piena di suspense ci sono tutti: più di un delitto, l’ex moglie da aiutare, una fondazione che aiuta i giovani sbandati a uscire da una dipendenza, il backstage di uno spettacolo di magia… I sospettati sono tanti e, forse, perfino troppo abili nel depistaggio.
Ironico, a volte spiazzante, originale e decisamente adrenalinico, un’altra avventura insieme a Ernest in cui, come lui e con lui, teniamo il fiato sospeso.
8.“Geopolitica dell’intelligenza artificiale” di Alessandro Aresu
Impegnativo, stiamo parlando di un libro che conta più di cinquecento pagine.
Una lettura consigliata a chi vuole approfondire il tema dell’intelligenza artificiale, il suo ruolo attuale e i possibili scenari futuri.
Ripercussioni geopolitiche, intrecci di pensiero, lotte tra aziende impegnate nello sviluppo dell’intelligenza artificiale… temi attualissimi su cui vale la pena riflettere e tenersi aggiornati.
Ideale certamente per chi è affascinato dal tema, ma anche per chi cerca di avvicinarsi all’argomento e saperne di più.
Stile scorrevole, capace di legare insieme diversi spunti dando al tempo stesso una visione completa d’insieme.
9.“Da qualche parte al di là del mare” di T.J. Klune
Seguito de “La casa sul mare celeste” che ho recensito a suo tempo (trovate la recensione scorrendo gli archivi di Recensioni in Rosa).
Di fatto, “La casa sul mare celeste” è un romanzo autoconclusivo ma, per chi lo ha amato, è piacevolissimo ritrovarne i personaggi (Arthur, Linus, i bambini ospiti della casa…) e approfondire le loro storie, passate e presenti.
Stavolta li troviamo alle prese con nuove sfide: un’indagine governativa, volta apparentemente a garantire la sicurezza dei bambini residenti nell’orfanotrofio (in realtà una casa più che un orfanotrofio) di Arthur, e l’arrivo di un nuovo bambino magico, uno yeti di nome David.
Il linguaggio è delicato, capace attraverso metafore e descrizioni, a volte divertenti a volte più serie, di farci riflettere, sognare e commuovere.
Soprattutto i bambini, con le loro personalità e i loro caratteri così diversi, sono come al solito meravigliosi, danno alla lettura un tocco “magico” e divertentissimo.
Inutile dire che anche in questo romanzo T.J. Klune dimostra una capacità profonda di affrontare temi importanti con insolita leggerezza e poesia.
Forse più “lento” del primo libro e decisamente più incentrato sulla necessità di fare passare un messaggio di inclusione e accettazione, che emerge soprattutto nel confronto durissimo tra Arthur e Jeanine Rowder (ministro del DIMAM, una donna accecata dal pregiudizio sulle creature magiche che però vorrebbe portar via i bambini ad Arthur e “usarli” per tornaconto personale, per ottenere un potere maggiore).
Può essere letto anche da solo ma, onestamente, consiglierei prima la lettura de “La casa sul mare celeste”.
10. e 11. “La piccola libreria dei segreti” e “ Mezzanotte alla piccola libreria dei segreti” di Jenny Colgan
Due romanzi adattissimi all’atmosfera natalizia. La protagonista di entrambi è Carmen che a Edimburgo lavora per una piccola libreria.
Se nel primo romanzo impariamo a conoscerla e a vederla pian piano crescere, maturare e affezionarsi a quel lavoro che credeva temporaneo (e alla libreria), nel secondo la ritroviamo ancora più determinata a salvare il suo mondo, con l’aiuto di vecchi e nuovi amici.
Due piccole gemme, due letture leggere e scorrevoli capaci di far sorridere e scaldare il cuore.
Ideali per ritrovare un po’ di ottimismo e fiducia e, perché no, anche per sognare a occhi aperti, complice una libreria davvero speciale.
12.“La cacciatrice” di Kate Quinn
Un romanzo storico eccezionale che dimostra la bravura dell’autrice nel documentarsi. Certo, i personaggi sono inventati ma i riferimenti storici sono accuratissimi.
La vicenda si svolge qualche anno dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e intreccia tra loro le storie di tre donne: Nina, Jordan e la feroce die Jägerin, «la Cacciatrice», la più spietata assassina del Reich, riuscita a sfuggire alla giustizia.
Nessuno ne conosce la vera identità e nessuno è riuscito a sfuggirle, nessuno… tranne Nina, giovane pilota sovietica, che non solo è sopravvissuta all’incontro con la Cacciatrice ma l’ha vista in volto e sarebbe quindi in grado di riconoscerla.
Jordan invece è una ragazza americana con un sogno nel cassetto: diventare fotografa. Quando suo padre si innamora di Annelise, una profuga con figlia a carico, e decide di sposarla, Jordan è felice, almeno fino a quando non scopre nel bouquet di fiori della neo sposa una Croce di Ferro, una delle più alte onorificenze del nazismo.
Il romanzo segue diversi filoni narrativi, scopriamo pian piano il passato di Nina e con esso la storia vera delle cosiddette “streghe della notte”, eroiche ragazze-pilota dell’Unione Sovietica. Nina è a sua volta legata a doppio filo a Ian (suo marito, almeno sulla carta) il quale, per vendicare il fratello, sta dedicando la sua vita a rintracciare i criminali nazisti, nella speranza di ritrovare proprio die Jägerin, il suo chiodo fisso.
Le strade di Nina, Ian e Jordan finiranno inesorabilmente per incrociarsi e, tra colpi di scena, verità svelate e dolorosi ricordi riportati a galla, i nodi verranno finalmente al pettine, in un crescendo di tensione e adrenalina.
Bellissimi i personaggi femminili descritti e decisamente straordinario lo stile di scrittura.
13.“Il ministero del tempo” di Kaliane Bradley
Libro d’esordio di Kaliane Bradley finito dritto dritto tra le letture più apprezzate del 2024 di Barack Obama.
Un romanzo estremamente originale in cui si mescolano tra loro diversi generi.
In un futuro prossimo, in una Londra quindi non troppo distante nel tempo, il governo ha messo a punto una tecnologia per viaggiare nel tempo.
In questo contesto veniamo a conoscenza degli “expat”, uomini e donne appartenenti a epoche passate che vengono prelevati dal loro tempo e affidati a “ponti”, vale a dire a persone del XXI secolo che hanno il compito di seguirli e aiutarli ad ambientarsi nell’epoca moderna, senza sovraccaricarli di informazioni (l’obiettivo parrebbe quello di capire se siano o meno in grado di adattarsi con successo a un’epoca storica tanto diversa dalla loro).
Certo, gli “expat” non sono figure di spicco della storia, i libri non li menzionano e, se non fossero stati prelevati, sarebbero comunque morti nella loro linea temporale.
Graham Gore, un ufficiale di marina salvato dal sicuro congelamento nella spedizione artica guidata da sir John Franklin nel 1847, è uno di loro. Affidato a una donna single e abituata a cavarsela da sola nel mondo moderno, Gore è inizialmente scombussolato e disorientato.
Quando la sua relazione con il suo “ponte” si trasforma in un sentimento forte le cose si complicano.
Qual è lo scopo reale del progetto? C’è futuro per Gore e il suo “ponte”? Chi sono gli altri “expat”?
Fantascienza, romanzo, riflessione su temi contemporanei… il tutto mescolato con stile ironico, capace di far pensare e di far ridere al tempo stesso.
Bellissime le dinamiche tra i personaggi e i dialoghi che ne tratteggiano i caratteri in modo impeccabile. Lettura davvero particolare e per nulla banale.
14.“Il lato oscuro delle storie. Come lo storytelling cementa le società e talvolta le distrugge” di Jonathan Gottschall
Per chi è appassionato di storytelling e vuole riflettere sul potere enorme che le storie hanno nel plasmare la nostra realtà e nel condizionare la nostra narrazione. L’argomento è attualissimo e lo stile di scrittura di Gottschall incolla decisamente il lettore alle pagine.
Se le storie fanno parte del nostro essere umani e da sempre ci accompagnano, è possibile che con i mezzi moderni il loro potere sia a tal punto cresciuto da riuscire a disgregare, oltre che ad aggregare?
Che ruolo hanno oggi le fake news? Come possiamo restare obiettivi e cercare di approfondire quello che leggiamo, sentiamo, ascoltiamo?
Interrogativi importanti e tanti esempi, tante storie appunto, che ci aiutano a riflettere e a osservare meglio ciò che ci circonda.
Interessante e scritto in modo molto chiaro e scorrevole. Da leggere assolutamente.
15.“Appuntamento al Cupcake Café” di Jenny Colgan
Per finire… suggerisco un altro libro di Jenny Colgan! Sarà che le sue storie sono un balsamo ideale per chi ha bisogno di una buona dose di ottimismo e serenità, sarà il periodo natalizio… insomma non potevo non citare anche questo romanzo ricchissimo, nel vero senso della parola, di dolcezza.
Per i lettori temerari vengono anche riportate ricette di cucina (in caso si volesse sperimentare in prima persona). “Appuntamento al Cupcake Café” resta comunque, prima di tutto, una storia adattissima a chi ama il lieto fine, a chi si commuove per le piccole cose, a chi si affeziona a protagoniste che si buttano a capofitto in nuove imprese, a volte forse con un pizzico di incoscienza, per raggiungere e realizzare i propri sogni.
Una storia di riscatto e di amicizia che invita il lettore a riflettere sull’importanza dei legami sinceri e sul coraggio necessario per affrontare le sfide di ogni giorno.
Bene, direi che posso concludere qui la mia corposa lista di suggerimenti...
Spero davvero possa esservi utile e possa ispirarvi, invitandovi alla lettura!
Buone Feste!!!!!
Alessandra Carminati